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Molti paesi africani godono di un numero elevato di giorni di sole all'anno; oltre l'80% del territorio riceve quasi 2000 kw di energia solare all'ora per metro quadro. Uno studio recente mostra che un impianto solare che coprisse lo 0,3% della superficie del Nordafrica basterebbe a coprire il fabbisogno energetico dell'intera Unione Europea. Nonostante i costi ancora relativamente elevati di queste tecnologie, sulla lunga distanza esse risulterebbero più economiche di altre basate sui combustibili fossili.

Il Gestore dei Servizi Elettrici - GSE S.p.a. opera per la promozione dello sviluppo sostenibile, attraverso l'erogazione di incentivi economici destinati alla produzione energetica da fonti rinnovabili e con azioni informative tese a diffondere la cultura dell'uso dell'energia compatibile con le esigenze dell'ambiente.

Il report redatto dal Worldwatch Institute afferma che entro il 2012 la Cina trarrà il 15% di energia da fonti rinnovabili, e se il Paese continuerà con questa politica, potrebbe raggiungere il 30% entro il 2050.

Un Paese così grande e così popolato deve affrontare la questione ecologica: il livello di vita della popolazione, almeno nelle città, si è rapidamente alzato negli ultimi anni, elemento che ha portato ad un aumento dell’utilizzo di attrezzature domestiche come climatizzatori, frigoriferi e forni elettrici tra i tanti. Anche il numero delle macchine è salito esponenzialmente dagli anni ’90 ad oggi, tanto da prospettarsi un sorpasso della Cina sugli USA per numero di automobili in circolazione entro il 2020.

La Cina ricava, come si è detto, la maggior parte dell’energia dal carbone e dal potenziale idroelettrico. Negli ultimi anni è andata aumentando la richiesta di petrolio che viene importato per un ammontare di circa il 50% del fabbisogno totale.

Il problema delle risorse energetiche e dell’inquinamento sta portando la Cina davanti ad una scelta obbligata: l’utilizzo di energie alternative. Questo l’ha indotta ad essere nel 2007 uno dei Paesi leader in materia soprattutto nel settore idroelettrico, solare ed eolico, investendo circa 10 miliardi di dollari nel settore, seconda solo alla Germania.

Uno dei primi passi verso un futuro più “verde”, è la legge del 2005 che tratta l’utilizzo delle fonti rinnovabili, ritenuto assolutamente prioritario.

Oggi la Cina ottiene l’8% di energia e il 17% di elettricità da fonti rinnovabili, con l’intenzione di crescere fino al 20% entro il 2020. Per questa data si stima di riuscire a raggiungere i 400 TW di capacità a fronte dei 135 TW sfruttati nel 2006.

La leadership cinese, si è resa conto delle opportunità di guadagno che può portare lo sviluppo del settore del rinnovabile, ed è anche per questo motivo che la tematica è sempre più discussa ai vertici del Paese, riconoscendo nel rinnovabile un futuro business altamente remunerativo.

L’unica certezza è che il futuro ecologico del pianeta dipende molto dalle scelte ecologiche della Cina, il Paese più popoloso del mondo e in continua crescita demografica ed economica.